MAC – Matta Arte Contemporanea
Sezione a cura di Marcella Russo

HUB ATERNO: DI PIETRE E DI ACQUE

giugno-settembre 2022

Residenza con Laura Viale

Nel contesto di MATTATEXTURE, presentato da Artisti per il Matta_Spazio Matta, vincitore del bando CREATIVE LIVING LAB – III Edizione, promosso dal MIC, Direzione Generale Creatività Contemporanea

La residenza si è svolta in due fasi.

A giugno 2022, durante la prima parte della residenza, l’artista ha esplorato alcune aree urbane del fiume Aterno e individuato i luoghi dove lavorare, dove ha lavorato individualmente, creando una serie di disegni à frottage di piccolo formato. I disegni sono realizzati con una barra di grafite su carta da lucido – supporto semitrasparente – su alcune pietre del fiume.
Il disegno prende forma con il contatto fisico con le pietre. La carta è un’interfaccia tra le pietre e l’artista, rileva la superficie minerale ma mostra anche qualcosa della sua struttura interna, così come la struttura interiore, delle sue emozioni. Come disse Piero Gilardi a proposito dei miei frottage, essi danno luogo a un processo di ibridazione con la natura, in cui convergono aspetti accidentali e soggettivi.

A conclusione della prima parte della residenza, ha avuto luogo un’azione di gruppo in cui i partecipanti sono stati coinvolti in maniera attiva nel progetto, creando loro stessi una serie di disegni à frottage sulle pietre raccolte alla riva del fiume.

I disegni realizzati dal gruppo, insieme a quelli dell’artista, formano una composizione collettiva esposta in occasione della restituzione del progetto il 24 settembre 2022.

Durante la restituzione c’è stata una seconda azione di gruppo con gli studenti dell’Istituto Tito Acerbo, che hanno creato una nuova serie di disegni à frottage sulla riva del fiume.

Contestualmente è stata inaugurata l’ opera permanente Particolari (d’après l’Aterno), installata all’esterno dello Spazio Matta.
L’opera è un dittico composto di due lastre in marmo di Trani (162 x 62 x 2 cm e 162 x 69 x 2 cm). Su ognuna vi è un’incisione numerica derivata da un particolare di uno dei frottage realizzato a giugno.

Questo progetto propone una maniera diversa di relazionarsi con l’ambiente. Un approccio creativo ma assolutamente non invasivo: la carta viene solo appoggiata sulle pietre, la grafite sfregata sopra la carta rileva tracce della superficie minerale. Si tratta dunque di un processo volto a raccogliere tracce piuttosto che a marcarne con la propria impronta.

È una possibilità di approccio “ecologico” al pianeta, di condivisione e di legame, ma non di dominio.

Lavorare sul tratto urbano del fiume significa anche prendere contatto, nel bene e nel male, con ciò che ha prodotto l’incontro della nostra specie con le innumerevoli forme di vita naturale e minerale del pianeta che ci ospita. Nel male per gli evidenti segni di invasività umana, nel bene perché questo fiume, come altri, ci mostra come comunque la Natura, nonostante i danni che l’uomo infligge continuamente sull’ambiente, si rigenera continuamente persino in città.

La necessità di una relazione diretta e fisica con il pianeta, da conforto. Così come da conforto la diversa misura temporale della “vita minerale”, il sentire che siamo davvero piccoli in un mondo molto più grande di noi, con una storia molto più lunga di quella della nostra specie umana (che peraltro è solo una tra milioni di altre), e che probabilmente continuerà ben oltre la nostra; e questo mondo che ci ospita – la Terra – è a sua volta un puntino in un mondo inimmaginabilmente più ampio e in fondo inafferrabile.

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