MATTA in SCENA 2020
Sezione Teatro a cura di Annamaria Talone

IL BENE DOPO DI NOI

21 marzo 2020 - ore 21.00

Musiche, testi e proiezioni di Fabio Appetito, Marco De Cave, Mariano Macale
Voce esterna dello spettacolo di Viviana Adele Orsolina Balata
Intervento di danza a cura di Anouscka Brodacz

Il bene dopo di noi è uno spettacolo di rivelazione della luce attraverso letture di poesia, musica e movimento dei corpi di Cardiopoetica. Diviso in tre parti, tenta di indagare il percorso che i sentimenti umani percorrono, dalla loro nascita alla morte, indagando il bene, in quanto entità privata, condivisa e assoluta. Lo spettacolo consta di tre voci sul palco e una esterna che portano lo spettatore a estrarre il residuo di bene che rimane alla fine della ricerca, nell’interrogativo che ci accompagna: è possibile un bene che sappia mantenersi in vita dopo la fine di una relazione, di una dualità tra individui?

La risposta a questa domanda, sempre sfuggente, sempre poliedrica, è sostenuta dai movimenti muti di ballerini tra le voci-statue sul palco, e da proiezioni mute sullo sfondo. Si arriva nell’ultima parte dello spettacolo dove si può solo vedere, osservare, un presente che c’è sconosciuto e trasmuta in una definizione che tenta di sfuggirci e alla quale non abbiamo motivo di scampo, se non vivendo.

Cardiopoetica è un collettivo composto da Mariano Macale, Fabio Appetito e Marco De Cave. Hanno vinto il premio «Fabrizio De André» per la poesia (Macale, 2015; finalista 2017), il premio internazionale «Alda Merini-Brunate» (Appetito, 2016) e altri riconoscimenti (tra cui il Pasolini Roma 2013, Latina Poesia 2012 e 2013). Scrivono per il teatro e per alcune pagine online di letteratura. Curano la rubrica «Sguardi InVersi» su RadioBullets. com, webradio vincitrice del premio Google per l’innovazione nel giornalismo digitale (2016). Nel frattempo, attraversano l’Italia con i loro spettacoli.

Cardiopoetica opera fin dagli inizi tra Latina e Roma. I tre in passato (anno 2011-2012), hanno partecipato attivamente alla creazione di un movimento di poeti romani intorno alla figura del poeta e attivista Jack Hirschman (parte del circolo di poeti della Beat Generation, molto attivo presso la Casa della Poesia di Baronissi a Salerno). Sempre a Roma, sono stati insigniti per l’attivismo letterario e civico del premio Pasolini Roma presso il Palazzo della Provincia grazie al proprio lavoro poetico di rivisitazione di Pasolini e di azioni concrete in alcuni quartieri romani e della provincia. Hanno poi avuto modo di collaborare con Pino Insegno nella realizzazione del monologo «Ci chiamarono tutti Alda» (con regia di Marco Guadagno e interpretazione di Giulia Santilli) che è andato in replica in varie città italiane con ottima affluenza di persone. Da quello, nasce poi il lavoro di ricerca «Un Manicomio di Carta» per Rivista di Studi Italiani ad opera di F. Appetito. Oltre a questi lavori, hanno collaborato sia con Regione Lazio che con vari Comuni in un’azione di sensibilizzazione sulle occupazioni operaie mediante lo spettacolo «Fine Turno Italia», avendo modo di raccontare dell’occupazione della Tacconi Sud a Latina e della petroliera Marettimo in Sicilia. Attualmente, un lavoro ulteriore con produzione di Insegno, sarà in scena a maggio con pugno di F. Appetito al Teatro Quirino di Roma.

 

Ingresso 10 euro
Ridotto 8 euro (studenti, pensionati, soci Coop Allleanza 3.0)

Info e prenotazioni: 327 8668760| info@spaziomatta.it