IL VIDEO RENDE FELICI. VIDEOARTE IN ITALIA
A cura di Valentina Valentini

Personale video Bill Viola

5 novembre 2022 - ore 21.00 | SPAZIO MATTA

In collaborazione con Bill Viola Studio

presentati da Valentina Valentini 

PROGRAMMA
  • The Reflecting Pool, 1977-80, 7’, col., son., video
    È un video incentrato sull’acqua e sul concetto di riflesso temi largamente usati nella poetica dell’artista. Nel video la camera è fissa e la scena sembra sospesa nel tempo e confinata alle rifrazioni sull’acqua. L’opera si interroga sul rapporto tra l’individuo e la sua identità ed il mondo naturale attraverso una sorta di rito battesimale.
  • Moonblood, 1977-79, 12,’ 48”, col., son., video
    Viola descrive Moonblood come “un’espressione del principio femminile, un’opera in tre parti relativa a un concetto personale di donna e madre. Giorno e notte convergono nella sagoma di una donna alla finestra – una cascata impetuosa in inverno, e il sereno l’interazione della luce mutevole dell’alba si svolge all’interno di un bicchiere d’acqua all’alba nel deserto”.
  • Silent Life, 1986, 13’ 14”, col., son., video
    Girato con stile documentario, il video è ambientato nel reparto di maternità di un ospedale e riprende neonati, soffermandosi sulle loro espressioni, prime emozioni e specifico linguaggio fatto di suoni, pianti e gemiti.
  • Ancient of Days, 1979, 12’ 21”, col., son., video
    Seguendo un procedimento affine alla composizione musicale, Viola intreccia il tempo naturale e quello soggettivo e i loro diversi ritmi. I cambiamenti della natura sono riassunti nell’immagine finale di una natura morta dipinta su una tela appesa a parete.
  • Vegetable Memory, 1978-80, 15’ 13”, col., son., video
    Il titolo di Memoria vegetale deriva dagli scritti di Jalaludin Rumi, poeta persiano del XIII secolo. Evolvendosi come quella che Viola definisce una “sorta di lente d’ingrandimento temporale”, l’opera esplora il fenomeno percettivo della visione ripetitiva e ciclica.
  • Anthem, 1983, 11’ 30”, col., son., video
    Il grido emesso da una bambina, ferma dentro alla stazione di Los Angeles, viene modificato in modo da produrre una sequenza di sette note che ricorda un canto religioso, ripetuta nel corso del video. La sequenza scandisce l’alternanza di immagini che riprendono porzioni di vita quotidiana, la realtà dell’industria pesante, operazioni chirurgiche, l’ossessione nei confronti del corpo.

Le opere sono concesse da Bill Viola Studio

Ingresso 5 €
Ridotto 3 €
Studenti ingresso gratuito

Info e prenotazioni: 327 8668760 – prenotazioni@spaziomatta.it